Limes, la storia del Cristo Re’

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Limes, la storia del Cristo Re’

Ferrario Freres ha realizzato per il Centro Culturale del Cristo Re’ di Osio Sopra (dall’8 al 13 dicembre, in occasione di  occasione di una mostra collettiva di pittori di Osio Sopra nella sede del Centro Culturale) un progetto speciale: LIMES.

Un’operazione artistica che utilizza la fotografia e il video e che, idealmente, ricongiunge il Cristo Re alla Madonna del Santuario della Scopa di Osio Sopra, oggi inesorabilmente divisi dal tracciato dell’autostrada A4.

L’opera è strutturata in tre lavori e in tre sedi ad Osio Sopra: due video (uno diverso dall’altro) proiettati uno alle spalle della Statua del Cristo Re e uno all’interno del Santuario della Madonna della Scopa, e un’opera fotografica posizionata all’esterno del Centro Culturale del Cristo Re’.

LIMES, attraverso i video, ricongiunge idealmente il Cristo e la Madonna, divisi dal tracciato dell’autostrada; nei filmati si raccontano i luoghi, la strada, e il loro virtuale reciproco avvicinamento, anche attraverso le mani del Cristo che superano l’autostrada. L’opera fotografica raccoglie tutti questi elementi.

L’operazione artistica

LIMES è metafora del lento ritorno a casa. Il ritorno nei luoghi che ci sono stati cari, e fra i presenti e gli assenti che popolano le nostre memorie. Il lavoro è strutturato in due parti, fotografico e video.

L’opera fotografica, una stratificazione di immagini, riconduce al paradiso perduto da cui siamo separati da una strada che, nel corso del tempo, ha inghiottito la realtà accumulando polvere e rumore di automezzi che nel loro apparire e scomparire segnano il tempo attuale.

Il video narra di questo confine, il limite scavato da questa autostrada che ci blocca in un presente che non si risolve né in passato né in futuro e porta tutti noi, come il Cristo Re, a guardare con uno scoramento cristallizzato dall’ineluttabilità del nostro destino, l’inutile affannarsi degli Angeli che ci osservano timorosi, obbligati dietro barriere e asfalti all’inutilità di ogni loro azione.

La storia del Cristo Re

Divisi da un’autostrada. Vicini nell’anima ma impossibilitati a ricongiungersi. E’ la storia del Cristo Re e della Madonna della Scopa che attraverso il Viale degli Angeli – fino alla trasformazione in 4 corsie dell’autostrada A4 – erano, seppur con difficoltà (il tracciato autostradale esiste dal 1927), a pochi passi l’uno d’altro.

Le storie locali raccontano che nel 1931 Don Felice Pedrinelli, parroco di Osio dal 1920 al 1944, fece realizzare il “Viale degli Angeli” che nel 1933 venne aperto per collegare il centro abitato del paese con il Santuario della Madonna della Scopa. Nel 1936, all’inizio del Viale e a un chilometro dal Santuario, venne collocata l’imponente statua del Cristo Re, su disegno dell’architetto Dante Fornoni (1891-1978), realizzata dalla ditta Bronzoni di Serina. Nel 2007 l’autostrada venne allargata e transennata con barriere insonorizzanti a protezione del centro abitato e, oggi, la statua del Cristo Re si trova isolata dal Viale e dal Santuario.