2015
LIMES
Per il Centro Culturale del Cristo Re’ di Osio Sopra (dall’8 al 13 dicembre, in occasione di occasione di una mostra collettiva di pittori di Osio Sopra nella sede del Centro Culturale).
Un’operazione artistica che utilizza la fotografia e il video e che, idealmente, ricongiunge il Cristo Re alla Madonna del Santuario della Scopa di Osio Sopra, oggi inesorabilmente divisi dal tracciato dell’autostrada A4.
L’opera è strutturata in tre lavori e in tre sedi ad Osio Sopra: due video (uno diverso dall’altro) proiettati uno alle spalle della Statua del Cristo Re e uno all’interno del Santuario della Madonna della Scopa, e un’opera fotografica posizionata all’esterno del Centro Culturale del Cristo Re’.
LIMES, attraverso i video, ricongiunge idealmente il Cristo e la Madonna, divisi dal tracciato dell’autostrada; nei filmati si raccontano i luoghi, la strada, e il loro virtuale reciproco avvicinamento, anche attraverso le mani del Cristo che superano l’autostrada. L’opera fotografica raccoglie tutti questi elementi.
L’operazione artistica
LIMES è metafora del lento ritorno a casa. Il ritorno nei luoghi che ci sono stati cari, e fra i presenti e gli assenti che popolano le nostre memorie. Il lavoro è strutturato in due parti, fotografico e video.
L’opera fotografica, una stratificazione di immagini, riconduce al paradiso perduto da cui siamo separati da una strada che, nel corso del tempo, ha inghiottito la realtà accumulando polvere e rumore di automezzi che nel loro apparire e scomparire segnano il tempo attuale.
Il video narra di questo confine, il limite scavato da questa autostrada che ci blocca in un presente che non si risolve né in passato né in futuro e porta tutti noi, come il Cristo Re, a guardare con uno scoramento cristallizzato dall’ineluttabilità del nostro destino, l’inutile affannarsi degli Angeli che ci osservano timorosi, obbligati dietro barriere e asfalti all’inutilità di ogni loro azione.
La storia del Cristo Re
Divisi da un’autostrada. Vicini nell’anima ma impossibilitati a ricongiungersi. E’ la storia del Cristo Re e della Madonna della Scopa che attraverso il Viale degli Angeli – fino alla trasformazione in 4 corsie dell’autostrada A4 – erano, seppur con difficoltà (il tracciato autostradale esiste dal 1927), a pochi passi l’uno d’altro.
Le storie locali raccontano che nel 1931 Don Felice Pedrinelli, parroco di Osio dal 1920 al 1944, fece realizzare il “Viale degli Angeli” che nel 1933 venne aperto per collegare il centro abitato del paese con il Santuario della Madonna della Scopa. Nel 1936, all’inizio del Viale e a un chilometro dal Santuario, venne collocata l’imponente statua del Cristo Re, su disegno dell’architetto Dante Fornoni (1891-1978), realizzata dalla ditta Bronzoni di Serina. Nel 2007 l’autostrada venne allargata e transennata con barriere insonorizzanti a protezione del centro abitato e, oggi, la statua del Cristo Re si trova isolata dal Viale e dal Santuario.
For the Cultural Center of Christ the King in Osio Sopra (from December 8 to 13, on the occasion of a group exhibition of painters from Osio Sopra at the Cultural Center).
An artistic project that utilizes photography and video, ideally reconnecting Christ the King with the Madonna of the Sanctuary of Scopa in Osio Sopra, now inexorably separated by the route of the A4 motorway.
The work is structured into three pieces and three locations in Osio Sopra: two videos (each distinct) projected, one behind the Statue of Christ the King and one inside the Sanctuary of the Madonna della Scopa, and a photographic piece positioned outside the Cultural Center of Christ the King.
LIMES, through the videos, ideally reunites Christ and the Madonna, divided by the path of the motorway; the footage recounts the places, the road, and their virtual mutual approach, also through the hands of Christ overcoming the highway. The photographic piece gathers all these elements.
The artistic project
LIMES is a metaphor for the slow return home. The return to places that have been dear to us, among the present and absent that populate our memories. The work is structured in two parts, photographic and video.
The photographic piece, a layering of images, leads back to the lost paradise from which we are separated by a road that, over time, has swallowed reality, accumulating dust and the noise of vehicles that, in their appearing and disappearing, mark the current time.
The video tells of this boundary, the limit carved by this highway that blocks us in a present that resolves neither in the past nor the future and leads us all, like Christ the King, to gaze with a crystallized discouragement from the inevitability of our destiny, the futile efforts of the Angels watching us fearfully, constrained behind barriers and asphalt in the futility of their every action.
The story of Christ the King
Divided by a highway. Close in spirit but unable to reconnect. It is the story of Christ the King and the Madonna della Scopa who, through the Avenue of the Angels – until the transformation of the A4 motorway into 4 lanes – were, albeit with difficulty (the motorway layout exists since 1927), just a few steps away from each other.
Local stories tell that in 1931, Don Felice Pedrinelli, the parish priest of Osio from 1920 to 1944, had the “Avenue of the Angels” constructed, which in 1933 was opened to connect the town center with the Sanctuary of the Madonna della Scopa. In 1936, at the beginning of the Avenue and one kilometer from the Sanctuary, the imposing statue of Christ the King was placed, designed by architect Dante Fornoni (1891-1978), produced by the Bronzoni company of Serina. In 2007, the motorway was widened and cordoned off with soundproof barriers to protect the town, and today, the statue of Christ the King is isolated from the Avenue and the Sanctuary.