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2014

THREE VISITATIONS

Il lavoro proposto prende spunto dal racconto del vangelo (Luca 1, 39) della visita fatta da Maria alla cugina Elisabetta e chiamato secondo tradizione “Visitazione”. In questa visita Maria si felicità con Elisabetta per la gravidanza inattesa ed Elisabetta ha un sussulto causato dal moto di gioia del bambino che lei porta in grembo: Giovanni Battista. In questo mistero è rappresentato l’incontro di due madri che riconoscono ognuna la gravidanza dell’altra e presentano, in potenza, il futuro di salvazione dell’umanità: Gesu’ Cristo e il Giovanni Battista.

Questo mistero è la struttura su cui si costruisce il lavoro che consiste in un’immagine in cui è ricostruito un villaggio caratteristico del Medio Oriente. Avvolto in tonalità ocra, con terra arida e rare piante, le case basse e con tetti a terrazza rifiniti in calce, luce del deserto e cielo cobalto. La struttura è ricostruita dividendo in tre zone urbane : quella con caratteristiche arabocristiane, quella con caratteristiche arabo-mussulmane e infine quella con caratteri di nucleo abitativo ebraico.

In ognuna di queste zone avverrà un’incontro i cui protagonisti sono appartenenti a ognuno di questi ambiti socio religiosi; ci sarà un incontro fra persone cristiane , fra mussulmani e fra ebrei.
I tre incontri sono visite fatte da donne ad altre donne . La donna che riceve la visita è una donna in attesa del parto.

Il lavoro di costruzione dell’immagine prevede i seguenti passi:
– Ripresa fotografica dei luoghi in Palestina che soddisfino l’estetica e le caratteristiche dell’opera
– Collegamento con le associazioni che possano creare contatti per effettuare la ripresa di una visita fra parenti con le caratteristiche scritte sopra( visita fra componenti di un nucleo parentale più o meno largo, le protagoniste devono essere donne, la donna che riceve la visita deve
essere incinta)
– Ripresa di paesaggi e cieli della Palestina

Insieme alla parte iconografica viene curata anche una parte di documentazione sonora in cui i saluti e le frasi di rito delle tre visitazioni sono registrate per essere collocate , dopo un montaggio audio, in un lettore audio che è componente dell’opera creata. Atro elemento sarà la parte testuale del lavoro e consiste in un’installazione che riporta il significato di visitazione nelle lingue araba, ebraica e inglese. L’installazione prevede di tracciare sul terreno le parole , di effettuare la fotografia del luogo e di inserire il luogo come piazza del villaggio.

Un riferimento potrebbe essere il programma MedCooperation della Regione Toscana che coinvolge i seguenti comuni della Palestina: Nablus, Tulkarem e Gerico per la parte araba; Haifa, Akko e Taybe per la parte israeliana

The proposed project is inspired by the Gospel account (Luke 1:39) of the visit made by Mary to her cousin Elizabeth, traditionally called the “Visitation.” In this visit, Mary rejoices with Elizabeth over her unexpected pregnancy, and Elizabeth is moved with joy by the fetal movement of the child she carries in her womb: John the Baptist. This mystery represents the encounter of two mothers, each recognizing the pregnancy of the other, potentially presenting the future salvation of humanity: Jesus Christ and John the Baptist.

This mystery serves as the foundation for the project, which involves creating an image depicting a characteristic Middle Eastern village. Enveloped in ochre tones, with arid land and scarce vegetation, the low houses with terrace roofs finished in lime, desert light, and cobalt sky. The structure is divided into three urban zones: one with Arab-Christian characteristics, one with Arab-Muslim features, and finally, one with traits of a Jewish residential area.

In each of these zones, encounters will take place featuring individuals from each socio-religious community; there will be meetings among Christians, Muslims, and Jews. The three encounters involve visits by women to other women, with the receiving woman being pregnant.

The construction of the image involves the following steps:
– Photographic capture of locations in Palestine that satisfy the aesthetic and characteristics of the artwork.
– Connection with associations that can facilitate contacts for filming a family visit with the specified characteristics (a visit among family members, the protagonists being women, and the woman receiving the visit being pregnant).
– Filming landscapes and skies in Palestine.

Alongside the iconographic aspect, there is also a focus on a sonic documentation, where greetings and ritual phrases from the three visitations are recorded and, after audio editing, placed in an audio player as a component of the created work. Another element is the textual part of the project, which includes an installation conveying the meaning of “visitation” in Arabic, Hebrew, and English. The installation involves tracing the words on the ground, taking a photograph of the location, and incorporating the place as the village square.

A reference for this project could be the MedCooperation program of the Tuscany Region, which involves the following Palestinian municipalities: Nablus, Tulkarem, and Jericho for the Arab part; Haifa, Akko, and Taybe for the Israeli part.